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Contrasto al terrorismo e allontanamento di cittadini dell’Ue per motivi imperativi di pubblica sicurezza

Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge presentato dal ministro Amato
Sono due i provvedimenti adottati, su proposta del ministro dell'Interno Giuliano Amato, dal Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2007. Il primo è uno schema di decreto legge recante 'misure urgenti in materia di espulsioni e di allontanamenti per terrorismo e per motivi imperativi di pubblica sicurezza'. Il secondo è uno schema di decreto legislativo corretivo del decreto n. 30 del febbraio 2007 recante attuazione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. L'insieme dei due decreti ripropone, in sostanza, i contenuti del decreto originario sugli allontanamenti così come era stato approvato dal Senato, ma senza la citazione sbagliata del Trattato di Amsterdam e con l'aggiunta di norme che riguardano l'espulsione dei sospetti terroristi.

"Nello schema di decreto legge - ha detto Amato - si trovano in primo luogo norme legate all'espulsione di sospetti terroristi, perchè con il 31 dicembre 2007 vengono a scadere alcune norme del cosidetto decreto Pisanu". "Una di queste norme in particolare - ha aggiunto il responsabile del Viminale - prevedeva che il ministro dell'Interno potesse espellere, per sospetto terrorismo, con provvedimento dotato di effetto immediato e non soggetto a convalida giudiziaria". "Noi abbiamo reso permanenti quelle norme, ma abbiamo anche introdotto la convalida del giudice monocratico per rendere la procedura più garantista".

Sul confronto tra il decreto legge approvato il 1 novembre e quello varato nell'odierna riunione del Consiglio dei Ministri, il responsabile del Viminale ha rilevato che "l'unica area di sovrapposizione tra il decreto approvato oggi e il precedente è quella relativa all'allontanamento per motivi imperativi di pubblica sicurezza, ed è una sovrapposizione che riguarda il tema e non le norme". "Si tratta - ha spiegato il ministro - di decreti formalmente e sostanzialmente diversi e di norme diversamente strutturate".

Nel corso della conferenza stampa il Ministro ha, peraltro, illustrato alcuni dati relativi all'andamento semestrale della criminalità in Italia e alle azioni di contrasto attivate dal Governo. "I dati segnalano una complessiva diminuzione dell'andamento della criminalità in diversi ambiti, particolarmente sottolineata nel secondo semestre del 2007 che si va riavvicinando al secondo semestre del 2005". "Ora abbiamo - ha dichiarato il ministro - una significativa diminuzione. Ho dei dati che mi portano a valutare positivamente l'effetto dei provvedimenti adottati nel corso dell'anno".
E citandone due in particolare ha dichiarato che "dopo l'entrata in vigore del decreto Raciti c'è stata una diminuzione media del 30% dei feriti sia tra le forze dell'ordine sia tra i cittadini, con un aumento degli arresti e una riduzione dei reati connessi. E dopo l'entrata in vigore del decreto legge che ha modificato il codice della strada, ad agosto, c'è stato un aumento in quattro mesi dei controlli di oltre il 400%".
"Oso pensare - ha concluso il ministro - che nei confronti della criminalità in genere, abbiano funzionato anche i patti sulla sicurezza firmati con le città".

Il testo del decreto legge

per maggiori approfondimenti : www.meltingpot.org




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Protocollo per la cooperazione tra l'Italia e la Libia per fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione clandestina

Accordo Italia – Libia

Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato , e il ministro degli Esteri libico, Abdurrahman Mohamed Shalgam, hanno siglato il 28 dicembre 2007 a Tripoli un Protocollo per la cooperazione tra l'Italia e la Libia per fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione clandestina. In base all'intesa le due parti intensificheranno la collaborazione nella lotta contro le organizzazioni criminali dedite al traffico degli esseri umani e allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina. L'accordo prevede, in particolare, l'organizzazione di pattugliamenti marittimi congiunti davanti alle coste libiche. In questo modo sarà possibile contrastare efficacemente la partenza dei natanti e bloccare il tragico traffico degli esseri umani. Il Governo italiano si impegna, altresì, a sostenere con l'Unione europea i programmi di cooperazione con la Libia, con particolare riferimento ai controlli sull'immigrazione clandestina.

I contenuti dell’accordo

Per maggiori approfondimenti: http://www.meltingpot.org/articolo11859.html

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Decreto legislativo n. 30/2007

Nel Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2007 sono stati adottati, tra gli altri i seguenti provvedimenti. Su proposta del Ministro per le politiche europee, Emma Bonino, e del Ministro dell’interno, Giuliano Amato , e’ stato approvato uno schema di decreto legislativo (da sottoporre al parere delle Commissioni parlamentari) che modifica la disciplina di recepimento delle norme comunitarie sul diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri (decreto legislativo n. 30 del 2007). Le modifiche si sono rese necessarie al fine di adeguare la normativa sugli allontanamenti di cittadini comunitari alle esigenze di celerità ed effettività della loro esecuzione in caso di comportamenti gravi e per motivi imperativi di pubblica sicurezza; tra le disposizioni modificate vi è la disciplina relativa alla dichiarazione di presenza sul territorio nazionale, la necessità che le fonti di reddito siano dimostrabili e, ovviamente, lecite, la cancellazione anagrafica in caso di allontanamento per motivi di sicurezza, l’obbligo di consegna di un attestato di ottemperanza all’ingiunzione di lasciare il territorio nazionale. (Relazione illustrativa, relazione tecnica e analisi d’impatto sulla regolamentazione )
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Si estende lo spazio Schengen a 24 Paesi

Dal 21 dicembre 2007 l'Estonia, la Lituania, la Lettonia, Malta, la Polonia, la Repubblica ceca, la Slovacchia, la Slovenia e l'Ungheria sono entrate nello spazio Schengen, 'allargando' la frontiera orientale dello spazio Schengen a 4.278 km. Ventiquattro Paesi in contatto senza frontiere interne è un risultato senza precedenti nella storia.

Dopo l'allargamento tutti i cittadini dello spazio Schengen allargato potranno infatti viaggiare più rapidamente e più facilmente, dalla penisola iberica agli Stati baltici e dalla Grecia alla Finlandia, ma anche a Norvegia e Islanda (Paesi extra-Ue), senza essere controllato alle frontiere. Questo fatto è un simbolo dell'Europa unita e sottolinea il diritto fondamentale dei cittadini europei di circolare liberamente.

Le famiglie, i parenti e gli amici che vivono su lati diversi di una frontiera potranno rendersi visita più facilmente, scompariranno le code ai valichi di frontiera, le regioni frontaliere si svilupperanno assieme, aumenterà il turismo.

Gli Stati membri garantiscono il controllo delle frontiere esterne a nome di tutti gli altri e rilasciano visti validi per l'intera zona Schengen; il loro controllo si estende, nel quadro del Sistema d'informazione Schengen (SIS), anche ai cittadini di paesi terzi.

Gli accordi di Schengen


Il comunicato della Commissione UE

Sintesi della legislazione: lo spazio e la cooperazione Schengen

Il significato di Schengen per i cittadini europei

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Accordo Italia - Romania

Firmato il 20 dicembre 2007 a Bucarest dal ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero e dal ministro del Lavoro romeno Paul Pacuraru un accordo di collaborazione tra Italia e Romania. L'obiettivo perseguito è l'innalzamento della qualità della vita dei romeni, rom inclusi, e il contenimento dei flussi migratori nel nostro paese. L'intesa prevede la realizzazione di progetti, anche congiunti, e l'utilizzo di fondi nazionali e comunitari. I progetti avranno carattere multidisciplinare e riguarderanno non solo il lavoro ma anche l'educazione e l'abitazione.

Fonte: Ministero dell’Interno

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Trattato di Lisbona

Firmato a Lisbona il 13 dicembre 2007 il nuovo Trattato dell'Unione europea, sottoscritto dai 27 Capi di Stato e di Governo europei . Approfondimento

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Alla vigilia della firma del Trattato di Lisbona, il 12 dicembre 2007 , i presidenti di Parlamento, Commissione e Consiglio UE hanno firmato solennemente la Carta dei diritti fondamentali che lo stesso trattato rende vincolante.

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Il 13 dicembre 2007 , nell'ultima giornata di plenaria, i deputati hanno approvato una risoluzione sulla recrudescenza delle varie forme di estremismo in Europa. La risoluzione condanna i recenti attacchi di odio e razzismo e esprime solidarietà alle vittime e ai familiari. Nel testo si insite sulla necessità di combattere ogni estremismo, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali e dei principi legali primari. I deputati hanno anche chiesto di negare il finanziamento pubblico a quei partiti politici che incitano all'odio o discriminano sulla base della razza, religione, disabilità, orientamento sessuale o nazionalità. Gli eurodeputati hanno chiesto nuove leggi antirazziali e campagne d'informazione adeguate per sensibilizzare l'opinione pubblica, oltre a un maggior sostegno alle ONG e alla società civile nel suo impegno a favore dei valori democratici, della dignità dell'uomo, dell'inclusione sociale e del dialogo interculturale.

Sono state, infine, votate due ulteriori Risoluzioni : la Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione di un accordo tra la Comunità europea e il Consiglio d'Europa sulla cooperazione tra l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali e il Consiglio d'Europa (COM(2007)0478 – C6-0311/2007 –2007/0173(CNS)) e la Risoluzione del Parlamento europeo del 13 dicembre 2007 sul dialogo per i diritti umani e sulle relazioni UE-Cina.

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