ORARI DI APERTURA

Lo sportello legale dell'Ambasciata dei Diritti e l'osservatorio contro le discriminazioni sono in via Urbino, 18 - Ancona. Per appuntamenti o informazioni potete conotattarci scrivendo a ambasciata@glomeda.org

IMMIGRATI: KERMESSE MULTIETNICA, SENEGALESI AGGREDITI A NAPOLI

Notizia Ansa
NAPOLI, 19 DIC - In via Toledo, i musicisti senegalesi che partecipavano alla manifestazione multietnica 'Napoli a Colori' sono stati ''aggrediti ed insultati da pochi isolati commercianti e dalla guardia giurata'' di un istituto di credito. Lo denuncia l'assessore comunale alle Politiche sociali, Giulio Riccio. ''Dovevano essere tre giorni di spettacoli musicali per le strade di Napoli contro tutti i razzismi, le xenofobie, le intolleranze, le incomprensioni, l'ignoranza. Invece - continua Riccio - abbiamo assistito ad un episodio figlio di una degenerazione culturale a cui si deve porre fine''. Riccio aggiunge di ''provare disgusto per questo episodio di razzismo''. L'aggressione e' avvenuta durante una manifestazione organizzata proprio dall'assessorato alle Politiche sociali E giovanili del Comune di Napoli e dalla Fondazione Etabeta. Il programma prevede l'esibizione di gruppi musicali appartenenti a varie etnie di riferimento di alcune tra le comunita' di immigrati che vivono la citta', e portera' nelle strade cittadine suoni africani, sud americani, asiatici e balcanici, oltre che quelli tradizionali campani.
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Asilo: sono 6.284 i rifugiati accolti in Italia nel 2007, in crescita del 17% rispetto all'anno precedente.

I dati dal Rapporto 2007-2008 sul Sistema di accoglienza dei rifugiati (Sprar) presentato a Roma dall'Anci.
Sono 6.284, tra richiedenti asilo e rifugiati, le persone accolte nel 2007 dal Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), costituito dalla rete degli enti locali che realizzano progetti territoriali di accoglienza, con le risorse del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'Asilo.
E' quanto emerge dal 'Rapporto annuale del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Anno 2007/2008', presentato ieri dall' Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) a Roma.
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In vista un sostegno dell'Unione europea per coloro che hanno perso il lavoro a causa della crisi economica.

Ora che le ripercussioni della crisi finanziaria si fanno sentire in modo crescente sull'economia, l'Unione europea intende allentare le norme sull'assistenza ai lavoratori in esubero.
La Commissione ha infatti presentato una proposta per espandere il raggio d'azione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione e agevolare la richiesta di finanziamenti da parte dei paesi europei.

Il Fondo ha una dotazione annuale di 500 milioni di euro, che possono essere usati per aiutare i disoccupati a trovare un nuovo lavoro. In genere i paesi se ne avvalgono per finanziare i corsi di formazione e le indennità per la ricerca di un lavoro.
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Decreto Flussi 2008: conferma di assunzione

A decorrere dal 15 dicembre 2008 il datore di lavoro dovrà confermare, a pena di esclusione, la volontà di procedere all’assunzione del lavoratore. La procedura dovrà concludersi entro il termine perentorio di venti giorni e, più precisamente, entro le ore 24 del 3 gennaio 2009.
Tramite un collegamento che sarà attivato nel sito internet del ministero dell’Interno www.interno.it, il datore di lavoro avrà accesso ad un’area specifica in cui dovrà compilare un modulo in “tre passi”; potrà farlo da un qualunque personal computer collegato alla rete, senza necessità di procedure di autenticazione o di programmi specifici.
È necessario che il datore di lavoro disponga della ricevuta di invio della domanda presentata in occasione del decreto flussi 2007 dalla quale dovrà ricavare:
– codice identificativo domanda (12 caratteri alfanumerici)
– codice verifica (32 caratteri alfanumerici).
Il datore di lavoro, persona fisica, straniero non comunitario dovrà fornire gli estremi del titolo di soggiorno (art. 9 decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286) o della richiesta effettuata.
Al termine della procedura sarà possibile stampare una pagina riepilogativa contenente l’avvenuta conferma.
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Decreto Flussi: in un giorno più di 22.000 conferme

Alle ore 10.00 sono state circa 22.000 le domande di conferma dei datori di lavoro non comunitari ed in possesso di carta di soggiorno, o permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o carta di soggiorno rilasciata a cittadini stranieri familiari di cittadini comunitari, pervenute al sito www.interno.it.
Sarà possibile procedere alla conferma fino alle ore 24 del 3 gennaio 2009.
La cronologia dell’arrivo delle conferme non modifica in alcun modo la graduatoria acquisita al 31 maggio 2008 (giorno di chiusura per l’accettazione delle domande del decreto flussi 2007).

Attenzione. Le domande presentate da:

  • datori di lavoro italiani e comunitari, saranno tutte ammesse alla valutazione senza necessità di conferma
  • persone giuridiche aventi sede in Italia, i cui legali rappresentanti sono stranieri non comunitari, saranno esaminate indipendentemente dal titolo di soggiorno da questi posseduto senza necessità di conferma
  • datori di lavoro stranieri non comunitari, persone fisiche, saranno esaminate se in possesso o se abbiano fatto richiesta, entro il 10 dicembre 2008 data di pubblicazione del DPCM, dei seguenti titoli:
    - carta di soggiorno (cartacea o elettronica);
    - permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
    - carta di soggiorno rilasciata a cittadini stranieri familiari di cittadini comunitari.
    Questa tipologia di datore di lavoro deve confermare, a pena di esclusione, l’interesse all’assunzione entro il termine perentorio di venti giorni a decorrere dal 15 dicembre 2008 e, più precisamente, entro le ore 24 del 3 gennaio 2009
  • datori di lavoro stranieri non comunitari, persone fisiche, in possesso del solo permesso di soggiorno, non saranno esaminate.
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Permessi di soggiorno sul web

Tratto dal Corriere Adriatico
ANCONA - Da ieri all'ufficio immigrazione della questura di Ancona è attivo un computer dove è possibile verificare, digitando la sola data di nascita, se il titolo di soggiorno richiesto da cittadini extracomunitari è pronto per essere ritirato nell'ufficio di polizia dove è stata acquisita la pratica. L'accesso è consentito dalle 8 alle 20. Il servizio di call center 071/2088663 sarà ancora attivo da lunedì a venerdì dalle 12.30 alle 13.30. Si potranno ritirare i documenti richiesti il 27 e il 29 dicembre.
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Decreto Flussi 2008

Priorità a colf, badanti e nazionalità riservate. Datori di lavoro stranieri solo con permesso di soggiorno.
La divisione delle quote
150.000 ingressi suddivisi tra:
44.600 lavoratori domestici o di altri settori produttivi, provenienti da Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria
Cittadini albanesi 4.500
Cittadini algerini 1.000
Cittadini del Bangladesh 3.000
Cittadini egiziani 8.000
Cittadini filippini 5.000
Cittadini ghanesi 1.000
Cittadini marocchini 4.500
Cittadini moldavi 6.500
Cittadini nigeriani 1.500
Cittadini pakistani 1.000
Cittadini senegalesi 1.000
Cittadini somali 100
Cittadini dello Sri Lanka 3.500
Cittadini tunisini 4.000
- 105.400 lavoratori domestici o di assistenza alla persona, provenienti da altri Paesi

Non vi sarà inoltro di domande
Non vi sarà nessun click day, ma verranno prese in considerazione, scorrendo la graduatoria, soltando le domande presentate fino al 31 maggio 2008 nell’ambito del decreto flussi 2007

I datori di lavoro stranieri solo con carta di soggiorno
Attraverso il sito del Ministero dell’Interno, che metterà a disposizione un appposita pagina web, a partire dal 15 dicembre ed entro i venti giorni successivi i datori di lavoro stranieri dovranno confermare la volontà di assumere un lavoratore dall’astero e soprattutto dimostrare il possesso di un Permesso di Soggiorno Ce di lungo periodo o di aver inoltrato domanda per ottenerlo.

il testo del decreto
tabella distribuzione quote

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.meltingpot.org

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Assemblea No Centrali API - Presidio in Regione

Oltre cento persone hanno risposto questa mattina alla mobilitazione lanciata dall'Assemblea Permanente NO CENTRALI API. Giunte con un autobus speciale da Falconara o con propri mezzi anche, da Jesi, Senigallia, Chiaravalle e Ancona, si sono radunate davanti alla sede della Regione Marche per presentare al Presidente ed alla Giunta un Document prodotto dall'Assemblea Permanente e sottoscritto dai tutti i sindaci della Bassa Vallesina, eccezion fatta per Falconara, da numerosi partiti, associazioni culturali e di categoria, con il quale si chiede di decretare il NO definitivo della Regione all'ipotesi di nuove centrali API e l'avvio di una panificazione condivisa delle scelte in materia di energia e territorio all'interno dell'Area dichiarata ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale. Scelte che devono necessariamente prendere la direzione delle fonti rinnovabili, fotovoltaico in primis, così come l'eolico, biomasse,ecc.
I manifestanti sono stati raggiunti dal Presidente Spacca e dagli assessori Giaccaglia ed Amagliani che hanno ribadito la posizione già espressa nella riunione con il ministro Letta promettendo un prossimo incontro con l'azienda API alla luce del documento presentato.
Una delegazione dell'Assemblea Permanente dei cittadini ha poi incontrato i capigruppo dei partiti di maggioranza per illustrare nel dettaglio il documento. E' stato ribadito in quella sede che i cittadini residenti nell'AERCA rigettano ogni ipotesi di realizzazione di nuove fonti di inquinamento nel loro territorio auspicando una più decisa attuazione del PEAR. I capigruppo hanno assicurato l'avvio di una discussione consiliare sul documento presentato e sulla ammissibilità della centrale da 60 MW paventata dal presidente Spacca nell'incontro col ministro Letta.
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ECO AND EQUO 2008


Dal 6 al 8 dicembre 2008 presso la fiera di Ancona, potrete visitare lo stand dell' Ambasciata dei Diritti dove verranno illustrate le diverse iniziative da noi svolte sia nel campo dei migranti che in quello ambientale.
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Camera dei Deputati: Esame del Decreto sulle misure per contenere il disagio abitativo

4 Dicembre 2008
E’ ripreso in Aula l’esame del disegno di legge (C1813) di conversione del decreto-legge 20 ottobre 2008, n. 158, recante misure urgenti per contenere il disagio abitativo di particolari categorie sociali.
DISEGNO DI LEGGE
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Ministero: Nomadi, un gruppo di lavoro elaborerà entro un mese un piano per gli interventi successivi al censimento dei campi

Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha presieduto nel pomeriggio al Viminale una riunione con i Prefetti di Roma, Milano e Napoli, Commissari straordinari per l’emergenza relativa agli insediamenti di comunità nomadi, e con i rappresentanti del ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, e con il presidente dell’UNICEF.
In particolare, si e concordato di costituire presso il ministero dell’Interno un gruppo di lavoro con le amministrazioni interessate (ministero dell’Interno, ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e UNICEF) con il compito di elaborare entro un mese un piano di attuazione degli interventi successivi al censimento.
Il piano scaturisce dalle ordinanze di protezione civile del 30 maggio scorso, e prevede la chiusura dei campi non autorizzati, la realizzazione dei villaggi attrezzati dotati dei servizi essenziali, l'avviamento al lavoro di chi vive nei campi e soprattutto la scolarizzazione dei minori nomadi che, come emerso dal censimento, sono circa la metà di coloro che vivono negli insediamenti.
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Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione

Per far fronte alla delicatissima crisi economica internazionale il Governo interviene con un pacchetto di misure volte direttamente ed indirettamente ad alleviare gli effetti negativi che l’attuale globale recessione economica provoca sulle famiglie e sui soggetti più bisognosi, ma anche sull’economia e sul mondo della produzione.
Le misure sono particolarmente rivolte in favore di famiglie, lavoratori, pensionati e non autosufficienti e lo Stato garantirà l'accollo degli eventuali importi di mutui bancari stipulati a tasso variabile ed eccedenti il saggio BCE.
Per maggiori approfondimenti consultare il testo:
Decreto Legge 29 novembre 2008 n. 185

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Introdotta la Social Card

La Carta spetta ai cittadini ultrasessantacinquenni e alle famiglie con figli di età inferiore ai 3 anni che abbiano un reddito fino a 6.000 euro. Per chi ha più di 70 anni, la soglia di reddito è 8.000 euro.
La Carta Acquisti è stata introdotta con la manovra finanziaria (art.81 Decreto legge n. 112/2008 convertito dalla legge 133/2008) per sostenere le famiglie e le persone anziane nella spesa alimentare e per le spese domestiche di luce e gas.
La Carta Acquisti si presenta come una normale carta di pagamento elettronico, uguale a quelle già in circolazione e ampiamente diffuse nel nostro Paese. A differenza di queste, però, le spese effettuate con la Carta Acquisti, verranno addebitate non al titolare della Carta, bensì direttamente allo Stato.
La Carta potrà essere utilizzata per effettuare acquisti in tutti i negozi abilitati. Con la Carta si potranno anche avere sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma "Carta Acquisti". Tramite la Carta, si potrà accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata. Ulteriori benefici e agevolazioni sono in corso di studio.
La Carta Acquisti vale 40 euro al mese. Per le domande fatte prima del 31 dicembre, la Carta sarà inizialmente caricata con 120 euro, relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008. Successivamente, nel corso del 2009, la Carta sarà caricata ogni 2 mesi con 80 euro, sulla base degli stanziamenti via via disponibili.
Per avere la Carta acquisti occorre presentare una domanda. A tutti i possibili beneficiari verrà inviata una lettera con la spiegazione su come ottenere la Carta. Per avere informazioni si può contattare il numero Verde 800.666.888.

altre informazioni

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Approvato con decreto il nuovo schema di capitolato di appalto per la gestione dei centri di accoglienza

La normativa è stata predisposta dalla Direzione Centrale dei servizi civili per l'immigrazione e l'asilo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione.
E’ stato predisposto dalla Direzione Centrale dei servizi civili per l'immigrazione e l'asilo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, il nuovo schema di capitolato di appalto per il funzionamento e la gestione dei centri di accoglienza per immigrati, approvato condecreto ministeriale del 21 novembre 2008.
Il nuovo capitolato si pone quale innovativo approccio nel rapporto negoziale, valorizzando il ruolo del gestore che diviene maggiormente responsabile della conduzione del centro e del risultato di gestione, portando così ad un significativo miglioramento del servizio e ad economie di risorse, potendosi, per altro, inserire sul territorio contando su una rete sociale più conosciuta.
Il capitolato prevede, tra l’altro, la fornitura del servizio di gestione amministrativa e di minuta sussistenza e manutenzione, quello di assistenza generica alla persona e di assistenza sanitaria nonché il servizio di pulizia e igiene ambientale.
Sono state inserite novità nella regolamentazione dei rapporti convenzionali con gli Enti gestori dei Centri, così da realizzare un contenimento della spesa, garantendo un adeguato livello di qualità dei servizi da erogare.

In particolare, lo schema di capitolato prevede:
  • la distinzione dei servizi da rendere nei Centri, tenendo conto della differente finalità dell'accoglienza per ciascuno di questi, con differenti tempi di permanenza degli ospiti;
  • il prezzo dell'appalto, non più determinato sulla base del canone pro-die/pro-capite, ma con canone annuo, per tre annualità, tante quanto la durata dell'appalto;
  • la formulazione del canone annuo, la cui composizione, consente di superare l'automatismo moltiplicativo del prezzo legato alla sola presenza dell'ospite nel Centro;
  • il contenimento degli imprevisti a carico dell'Amministrazione, legato alla oscillabilità delle presenze nel Centro, attraverso la previsione di meccanismi di sospensione degli effetti del contratto e, solo su espressa richiesta della Prefettura, l'eventuale mantenimento del servizio con l'obbligo di corrispondere una percentuale fissa del prezzo;
  • la valorizzazione di aspetti dell'organizzazione dei servizi quali: personale qualificato, presenza di operatori notturni, accordi con strutture istituzionali territoriali etc.
IL DECRETO MINISTERIALE Continua...

Immigrati, "bonus se te ne vai"

tratto da repubblica.
LA SOLUZIONE LEGHISTA PER GLI STRANIERI.
Ricetta anti crisi del sindaco del comune veneto Spresiano. Duemila euro per lasciare la città. "Abbiamo troppe spese".
TREVISO - "Immigrato disoccupato, ti pago se te ne vai". L'idea risolutiva di tutti i problemi legati al dramma delle famiglie di stranieri che nel Nord Est stanno perdendo in massa il lavoro, travolti dalla crisi economica, è venuta a una giovane assessore al Sociale della giunta leghista di Spresiano, in provincia di Treviso, Manola Spolverato, 39 anni, di professione medico di base. La proposta, molto essenziale, prevede di dare 2mila euro a ogni immigrato rimasto senza lavoro, purché se ne vada ad abitare altrove, e non pesi così sulle casse comunali.
"Una provocazione - la definisce l'assessore - che ho voluto lanciare affinché tutti capiscano la situazione in cui si trovano i comuni come il nostro, costretti a spendere un sacco di soldi per garantire i contributi e l'assistenza alle famiglie in difficoltà. Mentre sarebbe meglio per tutti dar loro 2mila euro purché vadano via. E non se ne parli più".
A Udine, intanto, la Giunta Regionale ha deciso di dimezzare le quote per i lavoratori stranieri cui consentire l'ingresso, passando da 6mila a 3mila. Ma alla Lega non basta. Il Carroccio pretende infatti l'azzeramento delle quote. Spiega Danilo Narduzzi, capogruppo della Lega: "Ci troviamo di fronte a una crisi che causa l'espulsione dal mondo produttivo della mano d'opera non qualificata. Far entrare altre persone, non ancora qualificate, non fa che aggravare la situazione".
Gli immigrati, anello debole del mondo del lavoro, sono quelli che più duramente stanno pagando in questo momento, nel Nord Est, i costi della crisi. "Quando la mano d'opera a basso costo faceva comodo alle aziende in crescita, venivano assunti in grande quantità - racconta Paolino Barbiero, segretario della Cgil di Treviso, che la settimana scorsa aveva denunciato, anche lui, la necessità di bloccare i flussi. - Oggi che le cose vanno decisamente peggio, i primi a trovarsi sulla strada naturalmente sono loro. Ma il problema non si risolve con le sparate come il bonus di 2mila euro. Nella provincia di Treviso abbiamo 95 comuni. Cosa facciamo fare agli immigrati? Il giro di tutti i comuni, così si prendono da ognuno dei soldi purché se ne vadano? Non scherziamo. Il problema è serio. E si risolve innanzitutto regolarizzando tutti gli stranieri che lavorano. E ricordandosi che se non ci fossero loro a lavorare non ci sarebbe neppure il benessere".
Ma per i leghisti veneti la pasionaria di Spresiano è ormai un modello cui guardare con ammirazione. Gianantonio Da Re, segretario provinciale trevigiano e consigliere regionale della Lega, chiede di estendere l'iniziativa a tutti i comuni leghisti.
Una semplificazione che non può trovare il consenso delle organizzazioni sindacali. "In proposte come quelle fatte a Spresiano si nasconde l'idea, che ci sia "un esercito di lavoratori di riserva" che possa essere utilizzato quando serve e che si debba togliere dai piedi quando non è più necessario - avverte Franco Lorenzon, segretario della Cisl di Treviso. - Ma abbiamo a che fare con persone e non con braccia-lavoro".
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Decreto Flussi 2007 - Nuova Ripartizione Territoriale delle quote

Ministero del Lavoro e Politiche Sociali - Circolare n. 32 del 28 novembre 2008
Con la la circolare n. 32 del 28 novembre 2008 il Ministero dell’Interno e delle Politiche sociali redistribuisce alle Provincie di Roma, Brescia e Milano le quote non utilizzate per mancanza di domande in altre provincie
circolare 32/2008

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Protezione internazionale, alla Commissione territoriale di Caserta le istanze delle regioni Abruzzo e Marche

Pubblicato il provvedimento ministeriale che ne trasferisce la competenza dalla sede di Roma, con una più equa distribuzione dei carichi di lavoro

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell'Interno 16 ottobre 2008 che apporta modifiche della competenza territoriale delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale di Roma e di Caserta.
Le sedi delle Commissioni territoriali per questo tipo di riconoscimento, e la delimitazione della loro circoscrizione territoriale, erano state individuate da un precedente decreto, in data 6 marzo 2008, che viene ora rimodulato procedendo ad una migliore e più equa distribuzione dei carichi di lavoro tra le Commissioni territoriali di Roma e di Caserta, affidando a quest'ultima anche la competenza per le istanze presentate nelle regioni Abruzzo e Marche.
Le istanze pendenti presso la sede di Roma, per le quali non sia stata ancora effettuata la convocazione dell'interessato, passano quindi nella competenza della sede di Caserta.
L'attuale assetto complessivo delle competenze delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale risulta:
1) Gorizia - regioni Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige;
2) Milano - regione Lombardia;
3) Torino - regioni Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e Emilia Romagna;
4) Roma - regioni Lazio, Sardegna, Toscana e Umbria;
5) Caserta - regioni Campania, Molise, Abruzzo e Marche;
6) Foggia - province di Foggia e Barletta-Andria-Trani;
7) Bari - province di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto;
8) Crotone - regioni Calabria e Basilicata;
9) Trapani - province di Agrigento, Trapani, Palermo, Messina ed Enna;
10) Siracusa - province di Siracusa, Ragusa, Caltanissetta e Catania.

Decreto 16 ottobre 2008

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Disegno di legge 733

Approvato dalle commissioni riunite passa ora all’esame del Parlamento l’ultimo tassello del pacchetto sicurezza presentato quest’estate dall’esecutivo.

Ecco cosa prevede:

Matrimoni e cittadinanza italiana
L’acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio potrà avvenire dopo due anni di residenza nel territorio dello Stato o dopo tre anni nel caso in cui il coniuge si trovi all’estero. Tempi dimezzati in presenza di figli. Le precedenti disposizioni prevedevano un termine di sei mesi; Sarà poi necessario il pagamento di una tassa di 200 euro.
Ulteriore stretta sui matrimoni con una modifica al Codice Civile che prevede l’introduzione dell’obbligo di esibire il permesso di soggiorno. Niente più matrimoni quindi neppure tra "irregolare" ed "irregolare", che non comporterebbe nessun tipo di "regolarizzazione";

Ingresso e soggiorno irregolare
Si introduce il reato di ingresso e soggiorno irregolare ma senza che questo comporti l’immediata incarcerazione. E’ prevista un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro. Inoltre è prevista la possibilità di rimpatrio senza il rilascio del nulla osta da parte dell’autorità competente;

Iscrizione anagrafica
Sarà richiesta per l’iscrizione o la variazione della residenza anagrafica, la certificazione dell’idoneità alloggiativa.
Moltissime abitazioni, anche tra quelle reperibili dietro lauto compenso nel mercato privato, non potranno rispondere a questo criterio. Ecco uno dei provvedimenti che andranno ad intaccare i diritti dei cittadini migranti, dei comunitari e degli stessi cittadini italiani;

Esibizione del permesso di soggiorno
Si introduce la necessità di esibire il permesso di soggorno per tutti gli atti di stato civile. Ciò significa che anche il semplice ma sacrosanto diritto di riconoscere un figlio verrà sottoposto al filtro della richiesta del permesso di soggirono;

Visto d’ingresso per ricongiungimento familiare
Non sarà più possibile richiedere il vosto di’ingresso se il nulla osta non verrà rilasciato dopo 180 giorni dal perfezionamento della pratica.
Svanisce così anche l’unica possibilità di garanzia del diritto all’unità familiare prevista per far fronte alle lentezze burocratiche;

Rimesse di denaro
I cosiddetti servzi di money transfer avranno l’obbligo di richiedere il permesso di soggiorno e di conservarne copia per dieci anni. Inoltre dovranno comunicare l’avvenuta errogazione del servizio all’autorità competente nel caso riguardi un soggetto sprovvisto di permesso;

Trattenimento nei CIE
Prorogata fino a 18 mesi la detenzione nei centri di identificazione ed espulsione;

Permesso Ce di lungo periodo
L’estensione del diritto ad ottenere la carta di soggiorno ai familiari dei titolari della stessa potrà avvenire solo se questi sono soggiornanti già da 5 anni e solo dopo il superamento di un test di lingua italiana;

Reati ostativi all’ingresso
Dovranno essere prese in considerazione anche le condanne non definitive;

Una tassa di 200 euro
Per tutte le pratiche relative al rilascio o al rinnovo del permesso di soggiorno;

Esibizione dei documenti
Arresto fino ad un anno e multe fino a 2.000 euro;

Registro per senza fissa dimora
Se da un lato viene cancellata per i senza fissa dimora (ma non solo) la possibilità di iscrizione anagrafica, vienen istituito presso il Ministero dell’Interno un registro per la schedatura dei cosiddetti clochard;

Cancellazione anagrafica
E’ prevista dopo sei mesi dalla data di scadenza del permesso di soggiorno;

Permesso di soggiorno a punti
Si prevede che, contestualmente alla domanda di rilascio del permesso di soggiorno, in base all’art 5, il cittadino straniero sottoscrive un accordo di integrazione articolato per crediti e si impegna a sottoscrivere specifici obiettivi di integrazione da conseguire nel periodo di validità del permesso di soggiorno nel rispetto di una serie di condizione che poi vengono indicate: è chiaro fin da subito quindi che, già a partire dal primo ingresso in Italia, lo straniero dovrebbe impegnarsi alla sottoscrizione di questo accordo di integrazione per poter ottenere dei crediti e quindi, se non dovesse sottoscrivere tale accordo, nonostante il nullaosta all’ingresso per motivi di lavoro, rilasciato a seguito delle procedure regolate dal decreto flussi, non riceverebbe il permesso di soggiorno.
Le condizioni che sono poste in sede di sottoscrizione di questo accordo di integrazione, prevedono l’attribuzione di 10 crediti al cittadino straniero in possesso dei seguenti requisiti:
- livello adeguato di conoscenza della lingua italiana (certificato in rapporto agli standard minimi definiti nel quadro di riferimento europeo comune per le lingue del Consiglio d’Europa);
- adesione alla carta dei valori della cittadinanza dell’integrazione di cui al decreto del Ministero degli Interni 23 aprile 2007;
- conoscenza basilare delle regole fondamentali dell’ordinamento giuridico il cui rispetto costituisce un presupposto indispensabile per la convivenza pacifica.

Favoreggiamento ingresso regolare
Vengono inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell’ingresso irregolare, non vengono invece minimamente toccate le sanzioni per quanto concerne gli sfruttatori. Chi, nello sfruttamento di situazioni di soggiorno irregolare trarrà un ingiusto profitto (chi impiega lavoratori irregolari sottopagati) non vedrà quindi aggravata la sua situazione.


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LE MODIFICHE ALLA DISCIPLINA DELL'IMMIGRAZIONE.

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PER ISCRIVERSI E' NECESSARIO COMPILARE IL COUPON DI ADESIONE
E INVIARLO TRAMITE FAX O MAIL ENTRO IL 08 NOVEMBRE 2008


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Un'onda di 2000 Marchigiani per la Grande Mareggiata di Roma

Venerdì 14 novembre 2008 10:44 Roma invasa dall’Onda
Sono oltre 2.000 gli studenti e i precari del mondo della scuola e dell'università ad aver raggiunto dalle Marche con Treni ed Autobus, la grande manifestazione di Roma partita dalla Sapienza proprio in questi minuti. In molti dopo il corteo di oggi rimarranno poi alla Sapienza Occupata per l'assemblea nazionale dell'Onda del 15 e 16 novembre, quando centinaia di studenti, ricercatori e docenti da tutti gli atenei in mobilitazione si ritroveranno per discutere del futuro della mobilitazione e del progetto di autoriforma dell'Università dal basso.
Dall'appello di indizione nazionale: "Noi la crisi non la paghiamo! Significa in primo luogo la richiesta di abrogazione delle leggi 133 e 137, in quanto strumenti principali di dismissione di scuola ed università. L'unica riforma possibile è quella che abbiamo già iniziato a praticare, come studenti, ricercatori e dottorandi, il sapere vivo che anima i diversi settori della formazione. L'autoriforma è per noi l'affermazione concreta di quell'esercizio di libertà collettiva che stiamo conquistando, la pretesa minima di un movimento che già si sta esprimendo in tutta la propria indipendenza e irrapresentabilità da partiti e sindacati. Rifiutare di delegare ad altri la decisione sull'università, significa cominciare a definire linee di autonormazione attraverso cui far vivere un nuovo modello della formazione."
www.globalprogeject.info


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Gli danno fuoco mentre dorme in strada in fin di vita clochard di Rimini

Tratto da Repubblica
RIMINI - Ignoti hanno tentato di uccidere la scorsa notte un clochard a Rimini, dandogli fuoco mentre l'uomo dormiva su una panchina di via Flaminia dopo avergli versato addosso una tanica di benzina. Le ustioni su tutto il corpo si sono rivelate così gravi da imporne il trasferimento immediato al centro grandi ustionati di Padova, dove l'uomo versa in gravissime condizioni.
Le sue generalità non sono ancora note: la polizia scientifica sta cercando di rilevarne le impronte per l'identificazione. Secondo un'ipotesi, potrebbe trattarsi del tarantino di 46 anni che da tempo staziona in città, noto a molti.
Ignoti i responsabili del gesto sconsiderato, ma è certo che non appena verranno identificati "saranno duramente perseguiti" ha assicurato il sindaco del capoluogo romagnolo, Alberto Ravaioli. Commentando a caldo l'accaduto, il primo cittadino ha giudicato l'episodio un "atto gravissimo". "Sentiremo come sono andati esattamente i fatti. Si tratta di un gesto esecrabile e cercheremo di trovare i responsabili che saranno duramente perseguiti" ha aggiunto.
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E' pronto il mio permesso di soggiorno in formato elettronico? La Questura di Roma risponde on line

Il servizio attivato per facilitare il ritiro dei 13.000 documenti giacenti sui 75.000 prodotti dal 1° Gennaio 2008
Per facilitare il ritiro dei permessi di soggiorno in formato elettronico non ancora consegnati, la Questura di Roma ha reso disponibile, a partire dal 5 novembre, un nuovo servizio on-line per i cittadini stranieri che potranno verificare in questo modo se il proprio titolo amministrativo è pronto per la consegna. Attualmente, infatti, sono circa 13.000 i permessi di soggiorno non ritirati sui 75.000 prodotti dal 1° Gennaio 2008.
Accedere al servizio sarà estremamente facile, si dovrà visitare la pagina web all'indirizzo http://questure.poliziadistato.it/Roma Una volta visualizzata la pagina si potrà avere accesso all'informazione richiesta aprendo il file "permessi di soggiorno elettronici in consegna". Il file, che verrà aggiornato periodicamente, consentirà di verificare se il proprio permesso di soggiorno è pronto per la consegna attraverso una ricerca che potrà avvenire per numero di assicurata, per data di nascita, per nazione di nascita ovvero per Commissariato di P.S. o Ufficio competente presso il quale recarsi per l'attivazione del titolo di soggiorno.
Sulla pagina web tutte le informazioni anche in lingua inglese e spagnola.
La Questura di Roma oltre a mantenere aperti gli sportelli presso i Commissariati di P.S. e presso l'Ufficio Immigrazione, ha già da tempo istituito un canale diretto con il pubblico mediante la casella di posta elettronica immigrazione.rm@poliziadistato.it dove si possono richiedere ed ottenere tutte le informazioni necessarie ivi comprese quelle relative alla situazione dei permessi di soggiorno in formato cartaceo.
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Immigrazione: notiziario Dires, mai piu' parola clandestino

Ha assunto accezione offensiva, meglio dire migrante
(ANSA) - ANCONA, 10 NOV - Via la parola clandestino dal notiziario DiReS, frutto della collaborazione tra l'Agenzia Dire e l'Agenzia Redattore Sociale. ''Oltre a essere impropria, la parola ha sempre piu' assunto nell'immaginario collettivo un'accezione offensiva e spesso criminalizzante, che rischia di estendersi a tutta la popolazione immigrata'', dice il direttore di Redattore Sociale, Stefano Trasatti. Saranno usati termini come irregolare, migrante, immigrato, rifugiato, richiedente asilo, persona, cittadino, lavoratore, giovane, donna, uomo.
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DDL "Carfagna" sul contrasto alla prostituzione - Iter parlamentare

Approda in parlamento, con l'esame da parte delle commissioni I e II del Senato in sessione congiunta, il disegno di legge che porta il nome del Ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, che introduce il reato di esercizio della prostituzione in strada e, piu' in generale, "in luogo pubblico". In caso di approvazione, a rischiare multe salatissime fino a 3.000 euro e il carcere (da 5 a 15 giorni) non saranno solo le prostitute, ma anche i clienti. Arresto e multa non solo per chi si prostituisce ma anche per i clienti, pene piu' severe per chi appartiene a un'associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, rimpatrio per i minorenni stranieri costretti a prestazioni sessuali. Sono i punti principali del ddl, composto da 4 articoli. Con un regolamento da emanarsi entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge, verranno stabilite procedure accelerate e semplificate per il rimpatrio del minore.

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I 4 Atenei Marchigiani insieme contro La Legge Tremonti

Nella grande onda delle proteste che stanno attraversando tutta Italia, anche i quattro Atenei marchigiani si sono mobilitati per gridare con forza il loro "no" alla Legge Tremonti e agli articoli 16 e 66.
Il taglio indiscriminato dei fondi e la conseguente costrizione a ricorrere alle fondazioni private, insieme al blocco delle assunzioni, sono provvedimenti che riteniamo inaccettabili e che caratterizzano la fine dell'Università pubblica e dell'autonomia della formazione e della ricerca.
Le iniziative di oggi, 5 novembre, dislocate in tutti gli atenei della Regione, vogliono rivendicare la necessità di continuare la mobilitazione fino al ritiro da parte del governo degli articoli 16 e 66 della Legge n.133.
Inoltre rilancia le manifestazioni del 7 novembre, con iniziative diffuse in tutta Italia, e del 14 novembre in occasione del grande corteo nazionale a Roma che vedrà la partecipazione di tutte le scuole e gli Atenei occupati e in mobilitazione permanente.
Anche nelle Marche quindi un movimento che si definisce "nuovo, indipendente ed irrappresentabile, che unisce studenti, docenti, ricercatori e lavoratori nella costruzione di un'altra Università possibile, grida a gran voce : Non pagheremo noi la vostra crisi!"

Assemblea no133 - Ancona
UniCam contro la 133 - Camerino
Movimento no133 - Macerata
UniUrbInLotta - Urbino
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Comunicato Stampa - Il fascismo non ha cittadinanza

Alla cittadinanza tutta;
agli studenti, ai precari,ai cittadini stranieri,alle singole soggettività di qualsiasi età, genere, provenienza culturale…

Dopo gli ultimi fatti che si riferiscono alla comparsa di svastiche poste sul sacrario dei partigiani prima e sulla sede dell’ANPI dopo, vogliamo esprimere tutto lo sdegno possibile per chi oggi fa propri simboli che appartengono ad una cultura intollerante, antidemocratica, xenofoba, che sotto il nome di fascismo o nazismo, nega ogni espressione di libertà.
Ci sdegniamo quando questi simboli, i quali negano la vita e tutte le forme in cui può essere espressa, li ritroviamo nei luoghi in cui si celebra la vittoria di una Liberazione che per noi non è solo una vecchia pagina della storia del nostro passato, ma che ancora vive e si ri-attualizza nei confronti di un sistema in cui sempre più vengono negate le differenze e i diritti fondamentali di ogni persona.
Il nostro sdegno è il medesimo quando queste orribili revocazioni ci appaiano sui muri della nostra città, dentro alle nostre università o il giorno prima lungo il percorso di una manifestazione che al contrario, celebra la Liberazione di una cittadinanza universale…
Come è ancora possibile oggi parlare in termini di razze ed etnie? Come è possibile oggi organizzare pestaggi ai danni di chi si reputa “diverso”, e soprattutto diverso da chi e da che cosa? Come possiamo oggi non percepirci tutti e tutte figli e figlie della stessa umanità?
Ribadiamo il nostro sentirci parte di una vera ed autentica comunità frutto di una decisione politica collettiva, moltitudinaria, che attivamente produce e difende il comune all’interno di un territorio in cui vecchi e nuovi fascismi non hanno assoluta cittadinanza.
Vogliamo dirigere le nostre azioni per la difesa dei beni comuni, per la conquista di spazi di libertà, per condividere esperienze, sperimentazioni, passioni, che anche senza conoscersi parlano lo stesso linguaggio.
….Siamo una moltitudine che non accetta il presente, sogna l’utopia, costruisce un futuro diverso…

Ambasciata dei Diritti Ancona
Polisportiva Antirazzista Assata Shakur

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Caritas Dossier Immigrazione 2008

Lungo le strade del futuro: importanza dell’immigrazione per l’Italia
XVIII Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes
La consistenza degli immigrati regolari in Italia si aggira tra i 3,5 milioni e i 4 milioni – a seconda che si considerino i soli residenti o l’insieme delle presenze regolari – con un aumento rispetto all’anno precedente di diverse centinaia di migliaia sia per l’Istat che per il Dossier, nonostante la congiuntura economica poco favorevole.
Gli immigrati esercitano un’incidenza notevole. Nel nostro Paese sono 1 ogni 15 residenti, 1 ogni 15 studenti, quasi 1 ogni 10 lavoratori occupati; inoltre, in un decimo dei matrimoni celebrati in Italia, è coinvolto un partner straniero, così come un decimo delle nuove nascite va attribuito a entrambi i genitori stranieri. Sono molteplici i dati su cui riflettere: quasi 800.000 minori, più di 600.000 studenti, più di 450.000 persone nate sul posto, più di 300.000 diventati cittadini italiani dal 1996, più di 150.000 imprenditori ed il doppio se si tiene conto anche dei soci e delle altre cariche societarie. Al vertice della graduatoria, con 50.000 o più presenze, sono una ventina di collettività.
CONTINUA.......
Scheda Sintesi Continua...

No133 - Università occupata

Assemblea No133_Studenti di Ancona
L´onda anomala ha travolto finalmente anche l´università di Ancona, rompendo gli argini e riempiendo le secche di quanti da troppo tempo erano deputati a gestire l'ordine e l'ordinarietà della cultura d'impresa e del precariato generalizzato.
Dopo le ultime assemblee di questi giorni il consenso attivo e la volontà di mobilitazione più volte espressi hanno piegato i giochi al ribasso dei pompieri e il loro ottuso attendismo.
Questa mattina da un'assemblea indetta per contestare la filosofia della riforma Gelmini -"Tagli per tutti, qualità per pochi"- i partecipanti stessi all'assemblea hanno deciso di passare alla pratica.
Un corteo interno di circa 2000 tra studenti, ricercatori e precari, ha invaso le facoltà di ingegneria, agraria e scienze.
Lezioni interrotte, blocco del traffico nelle vie al di fuori dell´università ed occupazione finale dell´aula magna d´ateneo.
Una partecipazione tale di cui non si aveva memoria nella storia di questo Ateneo, che si inserisce nell'effetto trascinamento del tumultuoso insorgere del movimento studentesco a ogni livello, e che amplifica e rende insopportabili e insopprimibili le condizioni presenti di studio e di lavoro e l'incertezza imposta in un futuro di precarietà e insicurezza.
Un movimento dirompente e incontrollabile, spinto dalla convinzione che questa crisi finanziaria non la vogliamo pagare noi e che il "decreto Tremonti" non lasci possibilità di un futuro degno, hanno deciso di proseguire l´occupazione anche durante la notte.
Nel pomeriggio l´assemblea permanente di ateneo ha proposto per i prossimi giorni la creazione di momenti di autoformazione, con lezioni
all´aperto in vari punti della città.
La mobilitazione, e l'occupazione, proseguiranno accompagnando e valorizzando le prossime scadenze indette a livello provinciale e nazionale, fino al ritiro della controriforma Gelmini.
Nemmeno ad Ancona, non saremo noi a pagare la vostra crisi!
APPROFONDIMENTI
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Ambasciata Falconara - 2° Corso Gratuito di Italiano

2° corso gratuito di lingua italiana x migranti promosso dall'Ambasciata dei Diritti di Falconara
A fine corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Il corso inizia GIOVEDI' 6 (ore 18.00-19.30) E VENERDI' 7 (ore 21.00-22.30) NOVEMBRE
Per le iscrizioni e ulteriori informazioni chiamare i numeri: 3334961077/3381291079Oppure rivolgersi direttamente il SABATO DALLE ORE 16 ALLE ORE 19 presso lo sportello dell'Ambasciata dei Diritti di Falconara, ex scuole Lorenzini, via Campanella 8, Villanova.
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NO AI CENTRI DI IDENTIFICAZIONE PER IMMIGRATI

Corriere Adriatico 24/10/2008
ANCONA - A sostegno dei diritti degli immigrati, la giunta regionale delle Marche ha proposto una modifica ad alcune disposizioni della legge del 02 marzo 1998. Nel corso degli incontri che si sono svolti tra i rappresentanti delle varie realtà associative marchigiane nel Tavolo istituito dalla Regione per allargare la partecipazione degli immigrati, è emersa l'esigenza di modificare la legge in alcune sue parti per valorizzare e facilitare maggiormente l'inserimento dei cittadini stranieri nella regione.
La proposta di legge prevede tra l'altro che la Regione, nell'ambito delle proprie competenze, ricorra ad ogni strumento riconosciutole dall'ordinamento ed eserciti ogni facoltà e potere riservatole dalla Costituzione e dalla legge al fine di evitare la realizzazione nel territorio regionale di centri di identificazione ed espulsione. O comunque, specifica un comunicato, di centri di detenzione per migranti, nei quali lo stato di reclusione e la limitazione delle libertà personali siano disposte al di fuori del medesimo quadro di garanzie previsto a tutela dei cittadini italiani.
La pdl, sottoposta anche al parere della Consulta regionale degli immigrati, si propone inoltre una rivisitazione della composizione della stessa Consulta sia per adeguarla alla nuova organizzazione degli enti, valorizzando le rappresentanze degli immigrati, sia per rendere il suo funzionamento più operativo. Tra i compiti della Consulta viene prevista la collaborazione con l'Osservatorio regionale per le politiche sociali. Valorizza poi la figura del mediatore interculturale.

La piattaforma presentata al Tavolo

Il Comunicato Stampa della Regione

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NO ALLA CHIUSURA DEGLI SPAZI SOCIALI

Intendiamo esprimere tutta la nostra solidarietà allo Spazio Autogestito LA CUPA che in questi giorni sta vedendo messa in discussione la possibilità di continuare a svolgere le proprie attività socio-culturali in uno spazio che fino a 2 anni fa era in stato di completo abbandono e che è stato recuperato e riconsegnato alla città trasformandolo in luogo di produzione sociale e culturale fuori dalle quelle logiche di mercato che sempre più spesso governano perfino i rapporti sociali.

L'idea di sovrapporre qualsiasi struttura di qualunque genere ad uno spazio che fa da connettore sociale tra le diversità del quartiere, è priva di ogni logica. LA CUPA con le proprie attività riesce già oggi, e probabilmente in maniera più efficace, a creare occasioni di convivenza reali rispetto ai problemi che troppe volte si pensa di poter arginare solo ed esclusivamente con soluzioni di insediamento delle forze dell'ordine e la ghetizzazione.

http://www.firmiamo.it/spazio-autogestito-la-cupa


AMBASCIATA DEI DIRITTI ANCONA Continua...

COMUNE DI OSIMO - CASE POPOLARI SOLO PER ITALIANI, FALLIMENTO DELLE POLITICHE SOCIALI E INCAPACITÁ DI AMMINISTRARE I BENI COMUNI.

Ancora una volta assistiamo alla presa di posizione di governanti che su ipotesi arbitrarie e discriminanti sollevano la questione della cittadinanza migrante non come sistema integrante del nostro tessuto sociale ma come alterità in contrapposizione nei confronti del resto della popolazione. Presupposto che tutti siamo cittadini con uguali diritti ed inseriti nel medesimo stato sociale, per cui quotidianamente sia necessario assolvere alle primarie necessità tra cui quella di poter godere di una dignitosa sistemazione abitativa, non reputiamo giusta la decisione de Comune di Osimo di creare un bando parallelo rivolto unicamente ai cittadini italiani per poter usufruire dell' assegnazione delle case popolari. Questo innanzi tutto perchè davanti alle condizioni di vita sempre più precarie ci ritroviamo tutti e tutte con le stesse necessità e quella della casa è un'emergenza sempre più diffusa. Pensare di creare dei sistemi di amministrazione differenti, che hanno in sè anche il rischio di generare binari preferenziali per alcune fasce della popolazione, non solo alimenta l'ovvia guerra tra poveri che oggi istituisce nemici pubblici, in questo caso rivolta ai cittadini stranieri, ma nei fatti regola la vita sociale su elementi che non tendono alla risoluzione complessiva dei problemi ma alla banalizzazione e alla strumentalizzazione delle situazioni di emergenza sociale. Dare il via ad un bando in cui possono accedere solo i cittadini italiani significa dare a loro una possibilità in più ma non solo; è ammettere il fallimento di molte politiche sociali che oltre a non promuovere spazi sociali includenti non sono in grado di gestire ed amministrare uno dei beni comuni fondamentali come quello della casa. Per questo chiediamo che tutte le amministrazioni locali per far fronte a questa emergenza adottino strumenti realmente efficaci, ovvero l'investimento su l'edilizia pubblica che l' implementi senza lasciare spazi abbandonati e l'adeguamento delle graduatorie per l'assegnazione abitativa alla realtà sociale di oggi che non smetterà mai di essere in mutamento.

AMBASCIATA DEI DIRITTI ANCONA

Rassegna Stampa
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Asilo e Ricongiungimenti - Pubblicati in G.U. i decreti che modificano la normativa

Tratto da MeltingPot

Testo del Decreto Legislativo n. 160 del 03 ottobre 2008
COSA CAMBIA?

I ricongiungimenti familiari
Con l’introduzione delle nuove norme in vigore dal 5 novembre cambiaranno i requisiti per poter richiedere il ricongiungimento in particolare:

Reddito. Sarà possibile effettuare il ricongiungimento solo per chi è in grado di dimostrare un reddito pari all’importo annuo dell’assegno sociale (5142,67 euro) aumentato della metà dello stesso importo per ogni familiare da ricongiungere. Rimane invece il tetto del doppio dell’assegno sociale, per chi vuole ricongiungersi a due o più figli minori di 14 anni o per chi gode di protezione sussidiaria e vuole ricongiungersi a due o più familiari.
Prima delle modifiche era sufficiente disporre di un reddito pari all’importo annuo dell’assegno sociale, per ricongiungersi ad un familiare; pari al doppio per due o tre persone, o al triplo dell’importo annuo stabilito dall’INPS se si chiedeva il ricongiungimento di quattro o più persone (art. 29 comma 3 lettera b).
In ogni caso, è stato accolto ciò che in questi anni la giurisprudenza aveva abbondantemente chiarito, cioè la possibilità, ai fini del ricongiungimento, di cumulare i redditi dei familiari conviventi.
Coniuge. Solo se maggiorenne.
Figli maggiorenni. Solo se a carico ed invalidi al 100%.
Prima delle modifiche era sufficiente dimostrare che non potevano provvedere a se stessi.
Genitori. Sarà possibile ricongiungere i genitori solo se non visono altri figli in patria oppure, nel caso abbiano più di 65 anni se gli altri figli non sono in grado di mantenerli per documentati e gravi motivi di salute.
Dna. Si prevede il test del Dna a spese degli interessati in cui vi siano ragionevoli dubbi sull’autenticità del rapporto di parentela.
Copertura sanitaria. Per il ricongiungimento con i genitori ultrasessantacinquenni sarà necessario stipulare un’ulteriore assicurazione sanitaria che si aggiunge ai contributi già versati dal lavoratore che assume a suo carico il ricongiunto.
Tempi. Si porta da 90 a 180 giorni (da tre mesi a sei) il limite massimo oltre il quale, se lo sportello unico non rilascia il nulla osta, gli interessati possono ottenere il visto direttamente alle rappresentanze diplomatiche e consolari del paese d’origine.

Testo del decreto legislativo n. 159 del 03 ottobre 2008

COSA CAMBIA?
Asilo
Con le nuove norme in vigore dal 5 novemnre si prevede, in attesa della decisione della Commissione in merito alla domanda di asilo, che il Prefetto stabilisca una restrizione della liberta di circolazione dei richiedenti circoscrivendola al luogo di residenza.
E’ prevista la possibilità di espulsione prima del ricorso in caso di diniego della domanda (questo sembra essere il punto più critico del nuovo decreto).
E’ previsto il trattenimento nei Cie senza deroghe, nel caso di destinatari di provvedimenti di espulsione o di respingimento che presentino domanda di asilo.
Si introduce un criterio di rigetto immediato della domanda quando si evinca manifesta infondatezza o, dice il testo del decreto, quando "e’ stata presentata al solo scopo di ritardare o impedire l’esecuzione di un provvedimento di espulsione o respingimento".

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Rifiuti, patto di solidarietà per contenere le tariffe

Tratto da Corriere Adriatico
L’assessore Mariani: “Il ritardo nella realizzazione delle discariche penalizza i cittadini”
ANCONA - Un patto di responsabilità e solidarietà per contenere le tariffe dei rifiuti per i cittadini. Questo l'obiettivo dell'assessorato all'Ambiente della Provincia discusso venerdì in un'apposita riunione della commissione consiliare Sviluppo sostenibile e Governo del territorio. A intervenire l'assessore all'Ambiente Marcello Mariani, il quale ha sottolineato come “nell'attesa della legge regionale che istituisce l'ambito unico per la gestione integrata dei rifiuti, noi dobbiamo operare subito attraverso un patto di solidarietà che permetta di contenere i costi per i cittadini”. “Non possiamo permetterci che siano proprio quei cittadini che si sono impegnati di più nella raccolta differenziata a subire un aumento delle tariffe - ha spiegato Mariani - il territorio deve ragionare secondo una logica unitaria per ridurre i costi. Chi si arrocca sulle sue posizioni, si assume anche la responsabilità dell'aumento delle tariffe. E questo sarebbe la sconfitta della politica, per questo chiediamo collaborazione a tutti i Comuni”. La richiesta di aumento della tariffa di conferimento è conseguente ai ritardi accumulati sull'applicazione del piano provinciale dei rifiuti. “Con la chiusura delle discariche di Castel Colonna e poi di Chiaravalle - ha specificato l'assessore Mariani - e la perdurante stasi del Consorzio del Bacino 1 sulla realizzazione della discarica, si giungerà a un quantitativo rilevante di rifiuti proveniente dai Comuni del Bacino 1, che non potrà trovare collocazione nelle discariche strategiche del Bacino 2, e quindi dovrà essere, come il piano prevede, conferito fuori dall'ambito provinciale, con conseguenti aumenti di tariffe per i cittadini. Dunque, quale soluzione? “Dare impulso alla raccolta differenziata - è stata la risposta dell'assessore - e al controllo della qualità delle matrici in entrata negli impianti di trattamento, al fine di evitare quantitativi eccessivi da smaltire in discarica su tutto il futuro Ato. E realizzare gli impianti previsti per non mettere in difficoltà tutto il sistema provinciale”.

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La Lista "Gulliver - Sinistra Universitaria - UdU" occupa simbolicamente il Rettorato dell'Università Politecnica delle Marche!!!!


A termine delle assemblee informative ed in seguito al rifiuto da parte del Rettore di sospendere le lezioni in occasione dell'Assemblea Generale d'Ateneo del 22, è stata organizzata una occupazione simbolica del Rettorato.

Questo gesto per rivendicare il DIRITTO DI TUTTI GLI STUDENTI A POTER PARTECIPARE ALL'ASSEMBLEA SENZA VENIR MENO AI PROPRI OBBLIGHI DIDATTICI, COME PER IL RESTO DEL PERSONALE UNIVERSITARIO A POTER ESSERE PRESENTE E PARTECIPARE SENZA INCORRERE IN SANZIONI LAVORATIVE.
E' stato deciso inoltre di rilanciare la protesta aderendo alla Manifestazione Nazionale del 14 Novembre a Roma senza escludere l'organizzazione di altri momenti di mobilitazione che si articoleranno all'interno del percorso nazionale condiviso con l'Unione degli Universitari.
http://www.gulliver.univpm.it

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BLU CARD ecco il permesso di soggiorno Europeo

Una “carta blu” per gli immigrati qualificati, uno sportello unico per ottenere un permesso di lavoro e soggiorno, diritti per gli immigrati che lavorano legalmente nell’Unione europea: queste le misure proposte dalla Commissione europea il 23 ottobre 2007.

Negli anni a venire, l’Europa rischia di trovarsi di fronte ad una vera e propria penuria di manodopera qualificata. Per rendere più dinamica la crescita in un’Unione sempre più vecchia, occorre far diventare l’Europa una destinazione interessante per i lavoratori altamente qualificati, che troppo spesso le preferiscono mete quali Stati Uniti, Canada o Australia. La Commissione propone pertanto di creare una carta blu europea, ossia un permesso di lavoro e soggiorno comportante una serie di diritti socioeconomici, soprattutto in materia di ricongiungimento familiare. Gli Stati membri conserverebbero comunque la libertà di stabilire il numero dei lavoratori immigrati che intendono accogliere sul proprio territorio.

Per evitare una fuga di cervelli nei paesi in via di sviluppo, che arrecherebbe grave pregiudizio ai paesi colpiti, la Commissione propone di istituire norme volte a limitare, o addirittura impedire, l’assunzione di lavoratori provenienti da questi paesi.

A favore di tutti i potenziali lavoratori, oggi confrontati con ben 27 procedure differenti, la Commissione prevede la creazione di uno sportello unico per semplificare e snellire le domande di ammissione.

La Commissione intende infine garantire agli immigrati legali gli stessi diritti riconosciuti ai cittadini dell’Unione per quanto riguarda: condizioni di lavoro, retribuzione, istruzione, previdenza sociale. L’obiettivo perseguito dalla Commissione è quindi duplice: migliorare l’integrazione degli immigrati e tutelare i cittadini europei dalla concorrenza sleale di una manodopera troppo a buon mercato.
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La denuncia di Medici Senza Frontiere: a rischio il diritto fondamentale alla salute per gli immigrati irregolari

MSF è seriamente allarmata per l'intenzione di porre delle barriere all'assistenza sanitaria per gli immigrati irregolari, mettendo in pericolo il principio universale di accesso alle cure mediche.

Roma – Medici Senza Frontiere è seriamente allarmata per l'intenzione di porre delle barriere all'assistenza sanitaria per gli immigrati irregolari, mettendo in pericolo il principio universale di accesso alle cure mediche. La salute è riconosciuta come diritto fondamentale dalla Costituzione italiana e la legge Turco-Napolitano (1998) e la Bossi-Fini (2002) confermano tale diritto anche per tutti i cittadini stranieri, con o senza permesso di soggiorno.
In questi giorni è in via di discussione alla Commissione congiunta Affari Costituzionali e Giustizia in Senato, un emendamento al Disegno di Legge 733 sull'immigrazione che punta ad eliminare per i medici il principio di 'non segnalazione all’autorità'. In sostanza si intende sopprimere il punto fondamentale del decreto 286/1998 che dice: "l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano" (comma 5, articolo 35).
"MSF chiede che venga mantenuto - dichiara Loris de Filippi, responsabile delle operazioni di MSF in Italia - il principio di 'non segnalazione all’autorità' degli stranieri privi di permesso di soggiorno che chiedono assistenza sanitaria, per evitare di porre barriere all'accesso alle cure mediche e di condannare queste persone ad una pericolosa marginalizzazione sanitaria".
Inoltre preoccupa l'intenzione, contenuta nell'emendamento, di legare la segnalazione all’autorità competente anche all'impossibilità dello straniero irregolare di partecipare alle spese per la prestazione sanitaria ricevuta, ledendo, anche in questo caso, il principio costituzionale per cui la Repubblica “garantisce cure gratuite agli indigenti”. Il timore è che venga esacerbato il processo di esclusione sociale ai danni di queste persone, con il rischio che diventino così ancora più vulnerabili.
Dal 2003 ad oggi Medici Senza Frontiere ha attivato e gestito sull’intero territorio nazionale 35 ambulatori STP per stranieri privi di permesso di soggiorno visitando 18.000 pazienti, grazie a protocolli d'intesa con l'ASL locale di riferimento, per favorire l'applicazione delle normativa italiana che riconosce il diritto alla salute come un diritto umano fondamentale.
"Come organizzazione medica, MSF è seriamente preoccupata – aggiunge Loris de Filippi – perché si sta cominciando a mettere in discussione uno dei diritti fondamentali dell'uomo, quello alla salute. La proposta di questi giorni si aggiunge ad altre avanzate nell'ultimo periodo in tema di immigrazione, come quella di introdurre il reato di immigrazione clandestina o quello di estendere a 18 mesi il tempo massimo di permanenza all’interno dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)".

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Assistenza sanitaria per gli stranieri- Comunicato ASGI

Pacchetto sicurezza e proposte volte a ridurre l'assistenza sanitaria per gli stranieri irregolari. L'ASGI esprime la propria preoccupazione per le proposte di emendamento al ddl n. 773 presentate al Parlamento che, se approvate, limiterebbero l'accesso degli stranieri irregolari all'assistenza sanitaria.

COMUNICATO STAMPA

L'ASGI DENUNCIA IL RISCHIO DI GRAVISSIME CONSEGUENZE SULLA SALUTE DEI MIGRANTI E DELLA COLLETTIVITA'.

L'ASGI esprime la più profonda preoccupazione per la gravità della proposta, avanzata da alcuni senatori in sede di esame del DDL 773, di modificare l'attuale art. 35 del D.Lgs 286/98, mettendo in serio pericolo il principio costituzionale di accesso alle cure mediche. In particolare si sottolinea come la previsione di sopprimere la gratuità della prestazione urgente o essenziale erogata agli stranieri non iscritti al servizio sanitario nazionale e privi di risorse economiche sufficienti, si ponga in contrasto irrimediabile con l'art. 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, garantendo cure gratuite agli indigenti.
Inoltre, la proposta di obbligare le autorità sanitarie a segnalare alle autorità competenti gli stranieri che non paghino la prestazione, ancorché indigenti, nonché l'abrogazione della disposizione di legge contenuta al comma 5, ove si garantisce che l'accesso alle cure mediche non debba comportare alcuna segnalazione, salvo i casi di obbligatorietà del referto, a parità di condizioni con i cittadini italiani, produrrebbe effetti gravissimi non solo sulla salute di ogni singola persona ma anche su quella pubblica in generale. La norma così modificata agirebbe infatti come fortissimo elemento di dissuasione nei confronti degli stranieri che, per i motivi più diversi, possono trovarsi non in regola con le norme sul soggiorno, spingendoli a non rivolgersi alle cure del servizio sanitario nazionale, con conseguente inaccettabile lesione del diritto di ogni soggetto alle cure, affermato dal dettato costituzionale e dalla relativa e costante giurisprudenza. Gli stranieri verrebbero quindi sempre più marginalizzati, costituendo facile bacino di interesse e lucro in relazione alla loro difficile condizione. Inoltre non devono essere sottovalutate le potenziali ma assai gravi ricadute che la misura potrebbe avere sulla salute pubblica, determinate dall'aumento del rischio di diffusione nella trasmissione di patologie varie, a causa della presenza sul territorio di persone che rimarrebbero prive di cure adeguate.
Per le ragioni sopraesposte l'A.S.G.I. rivolge un forte appello a tutte le forze politiche affinché il Parlamento respinga con decisione la citata proposta emendativa all'art. 35 del Dlgs.286/98.
L'ASGI auspica invece l'accoglimento della proposta, avanzata da alcuni senatori in sede di conversione del DDL 773, di prevedere che, in conformità con la Convenzione ONU di New York del 20.11.1989 sui diritti del fanciullo, ratificata dall'Italia con L. 176/91, e fermo restando il disposto dell'art. 35 del D.Lgs 286/98, ogni minore straniero abbia pieno diritto di usufruire delle prestazioni mediche pediatriche a prescindere dalla regolarità del soggiorno.

Il Presidente dell’ASGI
Avv. Lorenzo Trucco




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Immigrazione: traffico clandestini cinesi, arresti e denunce

Fonte Ansa
Gdf Ancona stronca flusso manodopera illegale
ANCONA, 17 OTT - La Guardia di Finanza di Ancona ha sgominato un'organizzazione che gestiva flussi di immigrati cinesi clandestini, avviati a lavorare in aziende italiane. Trentacinque le denunce e quattro gli arresti: coinvolti anche un professionista, ritenuto il capo dell'organizzazione criminale, avvocati, pubblici ufficiali, proprietari di capannoni e abitazioni. Le aziende controllate dalla Gdf erano anche al centro di un giro di false fatturazioni ed evasione fiscale.
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SCRITTE ANTISEMITE A ROMA, "OLOCAUSTO UNA MENZOGNA"

Fonte Ansa
ROMA - Stanotte a Roma, sui muri del ponte della tangenziale est, all'altezza della Batteria Nomentana, sono comparse scritte antisemite nelle quali si legge: "L'olocausto è la più grande menzogna della storia. Il presidente iraniano Ahmadinejad", recanti la firma Militia, e accompagnati da svastiche. Proprio ieri ricorreva il 65/mo anniversario della razzia al ghetto di Roma. Un'altra scritta, hanno denunciato alcuni testimoni, riporta la frase "Contro l'immigrazione autodifesa nazionale", sempre firmato Militia. Entrambe le frasi sono state scritte in nero su uno striscione bianco. Il 25 settembre analoghe scritte erano comparse sulle mura del cimitero del Verano, nella capitale. La firma, ancora una volta quella di Militia. In una di queste si leggeva "Schifani l'ebreo sarai te", ed era accompagnata da una svastica. Il riferimento era alla visita del presidente del Senato ad Auschwitz.
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Immigrazione: clandestini per la vendemmia, due arresti

Fonte Ansa
Controlli Gdf in vigneti Vallesina, 27 operai assunti in nero
JESI (ANCONA), 17 OTT - Operazione della Guardia di finanza contro il lavoro nero nella vendemmia in Vallesina. Scoperti 27 operai assunti in nero, di cui due, indiani, erano gia' stati espulsi dall'Italia. Arrestati e processati i due sono stati di nuovo espulsi mentre il proprietario del vigneto e' stato denunciato per impiego di manodopera clandestina. Pochissimi i produttori che utilizzano i voucher per pensionati e studenti reclutati occasionalmente per la vendemmia, anche se i buoni comprendono retribuzione, versamenti contributivi e assicurazione contro gli infortuni. Da gennaio la Gdf di Ancona ha individuato 222 lavoratori in nero, 51 dei quali clandestini.

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Protezione dei minori comunitari non accompagnati. Operativo un Organismo centrale di raccordo

La nuova struttura responsabile anche dell'accordo con la Romania per giovani in difficoltà nel nostro Paese
E’ operativo da oggi, presso il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione, l’Organismo centrale di raccordo per la protezione dei minori comunitari non accompagnati con il compito di garantire i diritti di quelli presenti sul territorio nazionale e di valutare i progetti di accoglienza e di rientro in patria.
L’Organismo sarà responsabile, per la parte italiana, anche dell’applicazione dell’Accordo tra il Governo della Romania ed il Governo della Repubblica Italiana, entrato in vigore il 12 ottobre 2008, per la protezione dei minori romeni non accompagnati o in difficoltà presenti sul territorio della Repubblica Italiana.

Decreto istitutivo organismo

Accordo Italia-Romania


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Immigrazione: 3 laboratori tessili cinesi sequestrati a Jesi

Fonte Ansa
Arrestati i titolari, davano lavoro a clandestini
JESI (ANCONA), 16 OTT - Tre cinesi (W. S. M, Z. J., Y. Z.) sono stati arrestati per sfruttamento dell'immigrazione clandestina in altrettanti laboratori tessili nello Jesino. L'operazione e' stata messa a segno dalla Squadra mobile di Ancona, che ha sequestrato i tre opifici, dove lavoravano 34 cittadini cinesi, 12 dei quali senza permesso di soggiorno. Tutti i locali erano in precarie condizioni igieniche, anche con camere da letto per gli operai. Uno dei dipendenti e' stato arrestato per inottemperanza all'espulsione, per altri quattro e' scattata una denuncia.

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Immigrazione: clandestini per la vendemmia, due arresti

Fonte Ansa
Controlli Gdf in vigneti Vallesina, 27 operai assunti in nero
JESI (ANCONA), 17 OTT - Operazione della Guardia di finanza contro il lavoro nero nella vendemmia in Vallesina. Scoperti 27 operai assunti in nero, di cui due, indiani, erano gia' stati espulsi dall'Italia. Arrestati e processati i due sono stati di nuovo espulsi mentre il proprietario del vigneto e' stato denunciato per impiego di manodopera clandestina. Pochissimi i produttori che utilizzano i voucher per pensionati e studenti reclutati occasionalmente per la vendemmia, anche se i buoni comprendono retribuzione, versamenti contributivi e assicurazione contro gli infortuni. Da gennaio la Gdf di Ancona ha individuato 222 lavoratori in nero, 51 dei quali clandestini. (ANSA).

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MOZIONI CONCERNENTI INIZIATIVE IN MATERIA DI ACCESSO DEGLI STUDENTI STRANIERI ALLA SCUOLA DELL'OBBLIGO

14/10/2008 - Camera dei deputati
La Camera ha approvato la mozione della Lega Nord in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell'obbligo.
Il testo della maggioranza è passato con 256 sì, 246 no e un astenuto.
Il testo approvato impegna il governo a "rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, favorendo il loro ingresso, previo superamento di test e specifiche prove di valutazione". A chi non supera i suddetti test vengono messe a disposizione le classi ponte che consentano agli studenti stranieri di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all'ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti.
La mozione prevede inoltre di "non consentire in ogni caso ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno, al fine di un razionale ed agevole inserimento degli studenti stranieri nelle nostre scuole". Infine, determina "una distribuzione degli studenti stranieri proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri", e "nelle classi ponte, l'attuazione di percorsi monodisciplinari e interdisciplinari, attraverso l'elaborazione di un curriculum formativo essenziale, che tenga conto di progetti interculturali, oltre che dell'educazione alla legalità e alla cittadinanza".

Testi allegati all'ordine del giorno
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Assemblea Permanente NO Centrali API

I CITTADINI NELL’INCONTRO DEL 10 OTTOBRE HANNO DECISO DI PROMUOVERE
DUE INIZIATIVE VISIBILI

1) ESPOSIZIONE DI UN DRAPPO BIANCO
INIZIEREMO AD ESPORRE SULLE FINESTRE
E BALCONI DELLE CASE UN PEZZO DI STOFFA BIANCO CON SCRITTO:
“NO CENTRALI API”

SU UN VECCHIO LENZUOLO o BANDIERA BIANCA, IN ALTERNATIVA ALLA CLASSICA BOMBOLETTA, LA SCRITTA PUO’ ESSERE REALIZZATA ANCHE CON NASTRO DA PACCHI

2) UNA PASSEGGIATA PER LA SALUTE
VENERDI’ 17 ottobre ’08 ORE 17,30
RITROVO IN PIAZZA MAZZINI

PASSEGGEREMO INSIEME, ANZIANI E GIOVANI, CON LE NOSTRE FAMIGLIE PER I MARCIAPIEDI DI FALCONARA CONTRO LA REALIZZAZIONE DELLE 2 NUOVE CENTRALI TERMOELETTRICHE.
PER SENSIBILIZZARE LA REGIONE MARCHE, L’OPINIONE PUBBLICA ED I MEZZI DI INFORMAZIONE, LANCIAMO UN S.O.S:

NON PRIVATECI DEL DIRITTO ALLA SALUTE !
RISPETTATE IL Piano Energetico Ambientale Regionale!

ADE’ BASTA !!!!
(Verranno distribuite simbolicamente mascherine anti-smog ed altro ancora)

www. nocentraliapi.noblogs.org

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Varese, sagome di bimbi neri 'sbiancate' dai razzisti

A Brinzio, nel Varesotto, i bambini delle elementari hanno realizzato alcune sagome di cartone a misura d'uomo raffiguranti dei bambini. Quattro di queste erano di colore ma ad alcuni ignoti non sono piaciute e hanno ridipinto con dello spray bianco la faccia, le mani e i piedi. Indignazione per il vandalismo di stampo razzista è stata espressa dal sindaco e dalle maestre della scuola, che hanno parlato di "grande amarezza" e scritto insieme con i bambini una lettera aperta
LA LETTERA
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Padova - Un migliaio in corteo contro i pestaggi e per la dignità

Fonte Meltingpot

Ma quali banlieue...questa è la città che viene

Sarà l’aria pesante che si respira in questi giorni, saranno le nuove leggi emanate e quelle in via di approvazione, saranno anni e anni di restrizioni, blocchi burocratici e negazione dei diritti, sarà il fatto che oggi i migranti sono lo specchio dei nostri territori, plasmati irreversibilmente dalla globalizzazione, sarà forse che sono tanti, di diverse provenienze, inseriti nel tessuto sociale, produttivo, politico. Ciò che è avvenuto ieri sera nella città di Padova non fa che confermare quello che già in questi ultimi mesi, le diverse iniziative che hanno avuto luogo in moltissime città, ci avevano consegnato come una realtà indelebile.

Era previsto per le 18.00 il presidio lanciato dai migranti, insieme all’Ass. Razzismo Stop, in seguito ai pestaggi subiti da due ragazzi camerunensi dai Carabinieri durante uno dei controlli che stanno interessando i locali e le attività comemrciali gesite da migranti in città.

Con il trascorrere dei minuti il presidio si è infoltito e centinaia di migranti, in larga parte centro-africani, hanno cominciato a romepre gli argini del sit-in autorizzato, prima con le loro urla, che attraverso il microfono hanno tuonato su tutta la zona della Stazione, e poi fisicamente, quando hanno deciso, in ormai quasi un migliaio, di mettersi in cammino riempendo il corso principale della città del Santo, tra le rotaie del tram ed i marciapiedi, tra uno slogan urlato in coro e gli inviti di tante voci ad unirsi al corteo.

Da molti anni una manifestazione non attraversava la zona pedonale del salotto cittadino, quella dei negozi griffati e del Caffè Pedrocchi, quella ben conosciuta dagli ambulanti che su quel marmo liscio hanno steso più volte i loro teli per poi ricomporli frettolosamente e mettersi in fuga dalle pattuglie (non sempre delicate, per usare un eufemismo) della Polizia Municipale.

Il Corteo ha raggiunto il Palazzo del Comune e poi ancora la Prefettura per denunciare la responsabilità dell’amministrazione comunale e del Governo sull’operato delle Forze dell’Ordine che lamentano in questi mesi aggressioni e ribellioni ai loro danni, ma che da sempre hanno pensato di padroneggiare con arbitrarie e continuative initimidazioni contro negozianti e passanti (ovviamente stranieri) delle zone consioderate "a rischio".

Certo di rischi a Padova se ne corrono parecchi, uno striscione che riprendeva lo slogan del Corteo del 4 ottobre a Parma chiedeva: "E a noi...chi ci protegge da voi?".

Ma non è stato solamente un corteo contro le aggressioni. I molti che hanno attraversato il centro della città lunedì sera, chiedevano dignità, diritti, chiedevano che si smetta di "sparare nel mucchio" attribuendo ad una generalità di soggetti, gli stranieri, responsabilità di pochi.
Si è agitato molto, soprattutto da parte della stampa locale, il timore delle banlieu. Proprio la serata di lunedì consegna alla città la proposta di costruire insieme la società che viene, consapevoli delle tante difficoltà e delle tante contraddizioni che vivono nei territori globalizzati, ma anche che il futuro, l’orizzonte non può che guardare alla società meticcia. Viverla e non rifiutarla stupidamente, significa darle dignità.

I prossimi appuntamenti sono per venerdì 17, dalle ore 22.00 presso la sede dell’Ass. Razzismo Stop, per una festa cdontro il razzismo e per i diritti. I dj della serata saranno proprio le vittime dell’aggressione.
E ancora, per lunedì 20, dalle ore 19.00, presso l’Associazione Razzismo Stop, in via Gradenigo 8, nel quartiere Portello, una assemblea S.O.S. razzismo in cui discutere come proseguire le iniziative.

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