ORARI DI APERTURA

Lo sportello legale dell'Ambasciata dei Diritti e l'osservatorio contro le discriminazioni sono in via Urbino, 18 - Ancona. Per appuntamenti o informazioni potete conotattarci scrivendo a ambasciata@glomeda.org

Monti fa marcia indietro: la ripubblicizzazione dell'acqua è possibile!


La lotta paga: il popolo dell'acqua ha costretto il Governo a ritirare il provvedimento che vietava la gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali.
È una vittoria dei cittadini e dei comitati che in tutto il paese hanno fatto sentire forte la loro voce in difesa del voto referendario.
Rimane ampiamente negativo il giudizio del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sul decreto liberalizzazioni che, a dispregio voto del giugno scorso, peggiora le già pessime misure del precedente Governo sulla privatizzazione degli altri servizi pubblici locali.
La mobilitazione del popolo dell'acqua continua per la piena attuazione del risultato referendario: avanti tutta con la ripubblicizzazione del servizio idrico e la campagna di obbedienza civile per una tariffa corretta e coerente coi referendum. Si scrive acqua, si legge democrazia.
www.acquabenecomune.org Continua...

PORTO BENE COMUNE, LAVORO E REDDITO CONTRO LA CRISI!



PORTO BENE COMUNE, LAVORO E REDDITO CONTRO LA CRISI!
E finalmente un cancello si apre!

E’ quello dei lavoratori della Fincantieri di Ancona, che dopo una lunghissima trattativa durata 12 ore nella sede di Confindustria, hanno siglato un accordo che allontana l’incubo degli esuberi forzati e riporta il lavoro nel porto dorico.
La giornata di ieri è trascorsa con un presidio di 400 lavoratori che hanno assediato i cancelli della sede degli industriali, con lo striscione “Siamo solo lavoratori, siamo lavoratori soli”.
Questa mattina l'assemblea dei lavoratori hanno approvato l’accordo ed hanno festeggiato davanti allo stabilimento, togliendo il presidio che durava da 3 mesi, riaprendo il cancello per riprendersi dignità e lavoro, calpestata con l’inizio della crisi nell’ottobre 2009, con l’annuncio della cassa integrazione.

Ora che si è aperto il cancello del cantiere navale, il porto di Ancona ha bisogno di un rilancio a partire da questa straordinaria vittoria sul lavoro.
Insieme bisogna aprire il porto alla dignità, ai diritti umani, aprire fin da subito le reti metalliche che soffocano il nostro bene comune, quel bene che i lavoratori del cantiere navale oggi si sono ripresi. Continua...

Monti vuole privatizzare l'acqua!

In risposta al decreto Monti, il coordinamento regionale dell'acqua ha indetto una conferenza stampa/presidio in Piazza Roma (alle tredici cannelle) ad Ancona domani 18 Gennaio dalle 17.30 all 18.30 per ricordare a Monti e al suo governo che il popolo dell'acqua si oppone al decreto che va in altra direzione rispetto alla vittoria referendaria.
E' importante essere in tanti perchè è un momento di urgenza democratica di portata gravissima.
Chi può porti bandiere e fischietti.


Tradimento Monti - Salviamo il referendum dell'acqua
Padre_AlexEra il 13 giugno, esattamente 7 mesi fa, quando 26 milioni di italiani/e sancivano l’acqua bene comune: ”Ubriachi eravamo di gioia… le spalle cariche dei propri covoni!" (Salmo, 126).
E oggi, 13 gennaio ritorniamo a “seminare nel pianto...” (Salmo, 126) perché il governo Monti vuole privatizzare la Madre.
Sapevamo che il governo Monti era un governo di banche e banchieri, ma mai, mai ci saremmo aspettati che un governo, cosidetto tecnico, osasse di nuovo mettere le mani sull’acqua, la Madre di tutta la vita sul pianeta.
E’ quanto emerge oramai con chiarezza dalla fase 2 dell’attuale Governo, che impone le liberalizzazioni in tutti i settori. Infatti le dichiarazioni di ministri e sottosegretari, in questi ultimi giorni, sembrano indicare che quella è la strada anche per l’acqua.
Iniziando con le affermazioni di A. Catricalà, Sottosegretario alla Presidenza, che ha detto che l’acqua è uno dei settori da aprire al mercato. E C. Passera, Ministro allo Sviluppo Economico, ha affermato: ”Il referendum ha fatto saltare il meccanismo che rende obbligatoria la cessione ai privati del servizio di gestione dell’acqua, ma non ha mai impedito in sé la liberalizzazione del settore.” E ancora più spudoratamente il sottosegretario all’economia G. Polillo ha rincarato la dose: “Il referendum sull’acqua è stato un mezzo imbroglio. Sia chiaro che l’acqua è e rimane un bene pubblico. E’ il servizio di distribuzione che va liberalizzato”. E non meno clamorosa è l’affermazione del Ministro dell’ambiente C. Clini: ”Il costo dell’acqua oggi in Italia non corrisponde al servizio reso…. La gestione dell’acqua come risorsa pubblica deve corrispondere alla valorizzazione del contenuto economico della gestione”.


Napoli, 13 gennaio 2012. Forse tutte queste dichiarazioni preannunciavano il decreto del Governo (che sarà votato il 19 gennaio) che all’art. 20 afferma che il servizio idrico - considerato servizio di interesse economico generale - potrebbe essere gestito solo tramite gara o da società per azioni, eliminando così la gestione pubblica del servizio idrico. Per dirla ancora più semplicemente, si vuole eliminare l’esperienza che ha iniziato il Comune di Napoli che ha trasformato la società per azioni a totale capitale pubblico (ARIN) in ABC (Acqua Bene Comune - Ente di diritto pubblico).
E’ il tradimento totale del referendum che prevedeva la gestione pubblica dell’acqua senza scopo di lucro. E’ il tradimento del Governo dei professori. E’ il tradimento della democrazia.
Per i potentati economico-finanziari italiani l’acqua è un boccone troppo ghiotto da farselo sfuggire. Per le grandi multinazionali europee dell’acqua (Veolia,Suez,Coca-Cola…) che da Bruxelles spingono il Governo Monti verso la privatizzazione, temono e tremano per la nostra vittoria referendaria, soprattutto il contagio in Europa.
“Un potere immorale e mafioso - ha giustamente scritto Roberto Lessio, nel suo libro All’ombra dell’acqua - si sta impossessando dell’acqua del pianeta. E’ in corso l’ultima guerra per il possesso finale dell’ultima merce: l’acqua. Per i tanti processi di privatizzazione dei servizi pubblici in corso, quello dell’accesso all’acqua è il più criminale. Perchè è il più disonesto, il più sporco, il più pericoloso per l’esistenza umana”.
Per questo dobbiamo reagire tutti con forza a tutti i livelli, mobilitandoci per difendere l’esito referendario, ben sapendo che è in gioco anche la nostra democrazia.
Chiediamo al più presto una mobilitazione nazionale, da tenersi a Roma perché questo Governo ascolti la voce di quei milioni di italiani/e che hanno votato perché l’acqua resti pubblica.
Chiediamo altresì che il governo Monti riceva il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, ciò che ci è stato negato finora.
Rilanciamo con forza la campagna di “obbedienza al referendum” per trasformare le Spa in Ente di diritto pubblico disobbedendo così al Governo Monti).
Sollecitiamo i Comuni a manifestare la propria disobbedienza alla privatizzazione dell’acqua con striscioni e bandiere dell’acqua.
E infine ai 26 milioni di cittadini/e di manifestare il proprio dissenso esponendo dal proprio balcone, uno striscione con la scritta: ”Giù le mani dall’acqua”!
In piedi, popolo dell’acqua!
Ce l’abbiamo fatta con il referendum, ce la faremo anche adesso!
"E di nuovo la nostra bocca esploderà di gioia" (Salmo,126)

Alex Zanotelli.
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